L'AFFASCINATE STORIA DELLE NOSTRE NAVI ATTRAVERSO I DOCUMENTI
POSTALI |
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UN SALUTO DALLA REGIA
NAVE "BRONTE"
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Immagini e articolo del C. Amm. Aldo Gabellone (Socio del Gruppo di
Taranto) |
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| Questa volta i saluti ci
giungono da una modesta ed umile Nave, a quei tempi chiamata, con le
altre Unità dello stesso tipo, “carrette del mare”. |
| Si tratta di una
cartolina con la sua immagine, mentre si trovava alla fonda ed un
“chiudi lettera” argentino (1). |
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Erano Navi di varie dimensioni e
specializzazioni (Navi Cisterna, Rimorchiatori, Navi Scuola, Navi
Officina, Navi Appoggio Idrovolanti, ecc.), che con il loro duro
lavoro, a volte, non sempre giustamente
apprezzato, consentivano alle Navi maggiori la sopravvivenza ed
operatività (2). |
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fig. 1 - La Regia Nave BRONTE |
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Fronte della cartolina spedita da
S. Vincenzo di Capo Verde 4 aprile 1910 |
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Con l’Unità gemella STEROPE
(1^) furono progettate dal Magg. G.N. Giuseppe |
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Rota – impostate nel 1903
nel Cantiere Navale Orlando di Livorno – varate un |
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anno dopo – Entrarono
in servizio nel 1906 il BRONTE, lo stesso anno, effettuò |
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la sua prima missione. Il suo dislocamento era di 10.250 –
era l unga 119,6 |
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mt. –
larga 14,3 – erano spinte da un’elica mossa da una
motrice alternativa |
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della
potenza di 4.000 C. V. –
capace di imprimere , loro la velocità di 14,5 |
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nodi – erano armate di
4 cannoni da 57 – l’Equipaggio era costituito da 9
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Ufficiali e 113 tra Sottufficiali
e Marinai |
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La Regia Nave BRONTE
(3), sin dalla sua entrata
in servizio, assicurò alle Navi della |
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Squadra Navale i rifornimenti di
combustibile, acquisendolo direttamente dai Paesi |
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produttori. |
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Faceva la spola
con l’Inghilterra per il carbone. Poi, con l’avvento dei propulsori
a nafta |
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iniziò i suoi lunghi viaggi per le
Americhe. |
La
nostra cartolina fu spedita proprio durante una di queste missioni.
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Dopo le Isole di Capo Verde, la nostra
Nave per sostava spesso a Buenos Aires. |
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Da quel porto, poi, dirigeva verso le Basi di rifornimento. |
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In fase di rientro in Patria, sostava, per rifornirsi di
combustibile, nelle raffinerie di
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Curacao, in Venezuela. |
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Il BRONTE (3) operò
attivamente nella Grande Guerra ed in quella contro l’Impero |
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Ottomano. |
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Successivamente fu dislocato a Costanza sino al 31 marzo 1913. |
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Con
Decreto del 4 giugno 1914, fu classificata Nave Sussidiaria di 1^
Classe |
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fig. 2 - Retro della cartolina con
il timbro postale della Regia Nave |
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BRONTE spedita il 4 aprile
1910 da S. Vincenzo di Capo Verde |
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Durante la guerra
1915/18, dopo l’affondamento, da parte di un sommergibile tedesco
del Piroscafo MARGARETHA (ottobre 1916), assicurò insieme con altre
quattro Navi Cisterna, i
rifornimenti di combustibile dalle Americhe. |
| Sino al 6 dicembre 1922
fu dislocato nelle zone di guerra non ancora smobilitate. |
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fig. 3 - La
Petroliera URANO |
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| Ex Marina tedesca – costruita
nel Cantiere Navale Deutsche Werke – varata |
| lo stesso anno e subito entrò
in servizio – Dislocamento: 11.500 tonnellate - |
| apparato motore Diesel da 2000
Cavalli Vapore – Velocità 10 nodi – armato
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| con 2 cannoni 120 e 2 da 76 – l’equipaggio era
formato da 8 Ufficiali e |
| 76 fra
Sottufficiali e Marinai. |
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| L’anno seguente, iniziò una lunga
serie di viaggi tra Abadan e le nostre Basi della |
| Somalia
ed Eritrea
(4). |
| Compì, inoltre, due missioni di
rifornimento a Curacao. |
| Poi ritornò più volte ad Abadan per
rifornire le nostre Basi di Venezia, Pola, Brindisi, |
| Tobruk, Massaua ed i possedimenti
nell’Egeo. |
| Dal 7 marzo al 6 giugno 1939, si
spostò nel Mar Nero, per rifornirsi dalle raffinerie |
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georgiane di Batum. |
| Alla fine del 1939, gran parte
dell’Equipaggio fu sbarcato per essere data in gestione della Cooperativa “Garibaldi”, per
conto della Marina. |
| Nei mesi di marzo-aprile 1940,
ritornò nel Golfo Persico e nel successivo 16 maggio lasciò l’Italia
per compiere la sua ultima missione. |
| Allo scoppio delle ostilità la R. N.
BRONTE si trovava nel porto iraniano di Bandar-e-Shapur
(5). |
| Il 25 agosto 1941 fu
catturata dagli inglesi e rimessa in efficienza, nonostante i gravi danni provocati dal
tentativo di autoaffondamento per opera del nostro Equipaggio. |
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fig. 4 - Cartolina con il timbro
postale della Nave Officina VULCANO |
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Ex Nave Reale SAVOIA –
Impostata nel 1880 presso il R.. Cantiere Navale di |
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Castellammare di Stabia –
varata nel 1883 – in servizio dal 1885 – aveva |
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un’attrezzatura
velica ausiliaria (tre vele auriche) –
Dislocamento di 3.266 |
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tonn. – apparato motore principale costituito
da una caldaia e una motrice |
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alternativa di 3.340 cavalli capace di imprimere alla Nave la
velocità di 15 nodi |
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– era armato con 4 cannoni da 57 – il suo Equipaggio era
costituito da 10 |
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Ufficiali e
239 tra Operai, Sottufficiali e Marinai. |
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fig. 5 |
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fig. 6 - Busta del R.
Rimorchiatore ERCOLE spedita da Tripoli il 7 luglio 1912 |
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| L’ERCOLE fu costruito nel 1899
presso il Cantiere Navale Cravero (Genova) – |
| varato nel 1892 – entrato In
servizio lo stesso anno – dislocamento 892 tonn. – |
| 1 motrice alternativa da 1300
cavalli vapore – armato con cannoni da 57 – |
| Equipaggio
costituito da 1 Ufficiale e 50 uomini tra Sottufficiali e Marinai. |
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| Sotto bandiera britannica, operò con
il nome di EMPIRE PERI. |
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L’Equipaggio fu internato nei campi
di prigionia. |
| Nel 1946 fu restituita all’Italia,
per essere radiata il 18 ottobre dello stesso anno, dopo oltre
|
| 40 anni di servizio. |
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fig.7 - 8
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| Fronte e retro con timbri
postali ed amministrativi della Regia Nave Ausiliaria
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| Città di Tunisi- |
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| fig.
9 - La Nave gemella STEROPE |
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