NOTIZIE  
 

Il rientro "alla Base " del Calice dei Sommergibilisti Atlantici

 
Il calice - foto Guastadisegni Il 18 Aprile 2003, a Taranto, in suggestiva coincidenza con il Venerdì Santo, è stato consegnato al Comandante dei sommergibili il calice che il Cappellano Militare di Betasom aveva innumerevoli volte elevato nelle celebrazioni eucaristiche che si svolgevano nella chiesetta della base atlantica durante il 2° conflitto mondiale.

Ma il calice ebbe anche qualche fase ... operativa subacquea; il Cappellano, l'indimenticabile Padre Carlo Messori Roncaglia, infatti, prese parte a varie missioni di guerra sui battelli (la più lunga, di quasi 3 mesi, sull'ARCHIMEDE) imbarcando pertanto gli essenziali arredi sacri per celebrare la S. Messa a bordo.

Il calice contenuto in una custodia di legno, ad un tempo contenitore e base di appoggio, è composto da 3 pezzi scomponibili: la coppa, il piedistallo col gambo ed il piatto di copertura.

Sul piedistallo sono stati incisi i nomi dei 32 Sommergibili che si sono avvicendati a Bordeaux; di tutta evidenza l'alto valore storico e spirituale del cimelio. Dopo la guerra il calice seguì Padre Messori a Padova nella sua residenza all'ANTONIANUM, il collegio Universitario dei Gesuiti dove visse, mantenendo sempre frequenti contatti con i sommergibilisti, sino alla fine dei Suoi giorni (15 agosto 1996).

Poco dopo la Sua scomparsa il Comando Sommergibili decise di recuperare qualche oggetto del Padre per poterne curare una idonea conservazione e valorizzazione .
Il calice - foto Guastadisegni La missione fu affidata ad un appassionato sommergibilista, il C.V. (GN) Rudy Guastadisegni, attuale Direttore di Navalgerarmi Venezia e già Direttore della Scuola Sommergibili. L'Ufficiale , molto ben accolto all'Antonianum, rientrò a Taranto con tre casse piene di foto, corrispondenza, targhe, cornici, decorazioni, documenti vari.

Del calice, però, nessuna traccia; l'ultima certa comparsa in pubblico risaliva al 16 giugno 1996 in occasione di un raduno nazionale di sommergibilisti organizzato a Piazzola sul Brenta dal C/te Paolo De Nicola (Comandante di un CB, sommergibile tascabile, in guerra).

Nei decenni postbellici, vissuti come imprenditore di attività industriale, Egli aveva mantenuto frequenti contatti con Padre Messori, "commilitone" sommergibilista e suo concittadino.
il piedistallo -foto Guastadisegni
Alla morte di Padre Messori (2 mesi dopo il raduno), il C/te De Nicola ottenne dall'Antonianum il calice che fu collocato nella cappellina della sua fabbrica.
Purtroppo, nell'estate 1999, anche il C/te De Nicola ci ha lasciato.Molti oggetti di particolare interesse, tra cui il calice, furono allora custoditi dalla Vedova nella casa di Cittadella.Il C/te Guastadisegni, con tenacia, continuava pazientemente le sue ricerche; in seguito ad un fortuito incontro con un Padre dell'Antonianum riuscì a risalire al calice ricostruendone i "movimenti" successivi al raduno di Piazzola sul Brenta.

La Signora De Nicola ha di buon grado ceduto il calice al C/te Guastadisegni per la consegna definitiva al Comando Sommergibili di Taranto che custodirà degnamente il prezioso cimelio, da considerare come una vera e propria reliquia.

 
Notizie più dettagliate sulla storia del calice possono essere lette sul " NOTIZIARIO della MARINA " n°6 giugno 2003 e sul Periodico A.N.M.I. " MARINAI d 'ITALIA " n°9/10 settembre/ottobre 2003.